Cimitero di Finalborgo Finale Ligure, Savona
Il progetto muove da una lettura accurata delle caratteristiche dell’antico cimitero, contraddistinto da una successione ordinata di campi di inumazione accompagnati, sul lato sud, da un lungo porticato ottocentesco che termina a ridosso del muro di recinzione nord-ovest. Il terreno al di là del muro è sottoposto a vincolo di inedificabilità per consentire eventuali ampliamenti del cimitero: di qui l’idea di configurare il nuovo intervento come una sorta di conclusione del complesso attuale, limite e soglia tra questo e le future aree di inumazione.
Il volume costruito è un parallelepipedo di 14×8 metri, alto 5,7 metri e accoglie 192 loculi; concepito come un unico grande sarcofago di cemento e “rivestito” sui lati lunghi dalle lastre di pietra serena, accostate le une alle altre, che chiudono le sepolture. La parete che guarda verso il muro di recinzione è protetta da una leggera pensilina in vetro e acciaio; sul lato verso il cimitero è stato invece creato una sorta di porticato, protetto superiormente da una copertura in cemento e da uno schermo verticale formato da lastre di cristallo satinato agganciate a esili pilotis metallici.
Questa superficie unitaria costituisce una appropriata quinta di fondo al complesso esistente: vibrante alla luce, riflette gli alberi, l’erba, la ghiaia e soprattutto i colori cangianti del cielo per tramutarsi infine, nelle ore serali e notturne, in una lanterna che illumina lo spazio circostante. Al tempo stesso, il cristallo traslucido protegge l’intimità delle persone che si trovano all’interno della galleria facendo percepire, dall’esterno, solo il profilo indistinto di coloro che in questo spazio si muovono per accudire i propri cari o sostano, in raccoglimento, per ricordarli.